“Il Dc-9 venne abbattuto da un missile sganciato da un altro aereo”. Si è espressa così la Corte d’appello di Palermo sulla strage di Ustica, in cui morirono 81 persone il 27 giugno 1980. Il Tribunale di Palermo ha condannato, inoltre, il governo italiano a risarcire 13 familiari delle vittime.
La prima sezione civile della Corte d’appello ha di fatto confermato la tesi della sentenza di primo grado e rigettato il ricorso promosso dall’Avvocatura dello Stato, concentrata sulla suggestione mediatica. L’aereo venne abbattuto, dunque, in uno scenario di guerra, con ogni probabilità da un missile.
Confermate anche le responsabilità dei dicasteri dei Trasporti e della Difesa, condannati già in primo grado al pagamento di 100 milioni di euro ai familiari delle vittime, che non garantirono le necessarie condizioni per il volo civile sullo spazio aereo italiano, rimasto al centro di un conflitto a fuoco tra vari Paesi (Francia, America e Libia).
Sono state escluse le ipotesi di qualsiasi cedimento strutturale dell’aereo o di una possibile bomba all’interno dello stesso velivolo, come accertato dai primi accertamenti effettuati dagli inquirenti.
Segui Yepper!
Clicca MI PIACE sulla nostra fanpage Facebook per essere sempre aggiornato sui migliori contenuti da condividere e commentare con i tuoi amici!
GIPHY App Key not set. Please check settings