Pirati informatici ‘a pesca’ di informazioni nelle reti telematiche della Casa Bianca.
A scatenare la notizia in Rete ci ha pensato la Cnn, secondo cui la White House sia finita nel mirino di hacker russi. Sarebbe stato violato il sistema informatico, mettendo in pericolo la sicurezza degli Stati Uniti.
Fonti interne all’amministrazione, riferisce la Cnn, confermano di indagini già in corso in merito ad un’azione condotta da pirati informatici che sarebbero riusciti a violare la rete della Casa Bianca, accedendo ai cambiamenti in tempo reale nell’agenda del presidente Obama. Dati, chiaramente, non pubblici ma coperti da massima riservatezza.
Mark Stroh, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale, liquida la fuga di notizie sostenendo che “questa storia non si riferisce ad un nuovo incidente, sono congetture sull’attribuzione di un’attività preoccupante ai danni di una rete non classificata”. Infatti la Casa Bianca aveva reso noto lo scorso anno un attacco informatico, lo scriveva anche il Washington Post.
“Noi prendiamo seriamente qualsiasi genere di attività di questo tipo. In questo caso, come chiarimmo a suo tempo, abbiamo adottato misure immediate per valutare e indebolire l’intrusione”, conclude Stroth. Attraverso una dichiarazione viene precisato che la responsabilità dell’attacco hacker non sia riconducibile a pirati russi o al governo di Mosca, teoria da attribuire esclusivamente alla Cnn.
L’amministrazione americana e gran parte dei Paesi occidentali non sono estranei ad attacchi hacker. Spesso vengono additati, per operazioni simili, i pirati informatici cinesi. Il Pentagono a tal proposito è al lavoro per potenziare il Cyber Command, un’unità operativa che entro il 2016 dovrebbe contare seimila uomini al lavoro per garantire la sicurezza della nazione attraverso la Rete.

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