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Verso Pro Vercelli-Bari. Quale undici titolare schierare a Vercelli?

Dopo aver racimolato un punticino in due gare con Ternana ed Entella, i biancorossi affronteranno la Pro Vercelli del neo tecnico Foscarini nel turno infrasettimanale, valido per il 10° turno di campionato. Il brusco stop subìto in quel di Terni e il pari interno a reti bianche contro l’Entella hanno fatto riemergere in un sol colpo malumori, che la piazza biancorossa, in realtà, non ha mai tenuto nascosti.
OBIETTIVO: VINCERE E CONVINCERE- Il Bari in versione 2015/2016, al netto del convincente esordio contro lo Spezia, non ha mai dato sèguito a prestazioni di rilevante caratura tecnico-tattica. La classifica sorride, vero. 15 punti in 9 giornate sono un ottimo bottino. Ma ciò che lascia maggiormente perplessi è il “non gioco” offerto dai ragazzi di mister Nicola. Idee poco chiare e pedine adattate ad un vestito, che sembra andare stretto ai diretti interessati. Così nascono grane tipo Sansone, polemico nel post-Entella o come l’equivoco Romizi, mezz’ala o mediano? Per non parlare della paurosa involuzione di uomini chiave nelle passate stagioni, come Sabelli, o ancora il mal di gol di bomber Maniero e i mal di pancia di De Luca. Rebus che non hanno ancora trovato una soluzione e che ancorano i biancorossi ad una situazione da “lavori in corso”. Situazione spiacevole e sempre più ingarbugliata, che potrebbe vedere il suo rilancio, o il definitivo fallimento, proprio nella prossima trasferta di Vercelli.
LA NUOVA PRO VERCELLI DI FOSCARINI- esonerato mister Scazzola, il sodalizio piemontese ha affidato la panchina all’ex Cittadella, Claudio Foscarini. Il neo tecnico in due gare ha raccolto tre punti, battendo il Vicenza tra le mura amiche e arrendendosi di misura, nell’ultimo turno, in quel di Pescara. La “nuova” Pro Vercelli scende in campo con un 4-3-3, che in fase difensiva diventa un compatto 4-5-1 con il solo Marchi a far da baluardo offensivo.

  • Distanze tra reparti minime
  • Gioco poco spettacolare
  • Tutti dietro la linea della palla e ripartenze.
  • Ricerca spasmodica della profondità, quando in possesso di palla.

Se dovessimo riassumere in poche righe il gioco offerto dai piemontesi, ci ritroveremo dinnanzi alla classica squadra “operaia” di Serie B: arcigna, solida e pronta a colpire in contropiede. All’orizzonte, dunque, un avversario simile all’Entella affrontata sabato scorso.
COME SUPERARE L’OSTACOLO E QUALE UNDICI SCHIERARE?
Premessa doverosa: ogni partita ha una storia a sè. Il Bari di sabato scorso, il più delle volte, si è mostrato monotematico, alla ricerca costante di varchi centrali, specie nei primi 45′. Varchi chiusi prontamente dai liguri, bravi nell’imbottigliare gli avanti biancorossi. Il Bari, dunque, dovrà evitare di imbottigliarsi nel folto centrocampo ospite, allargando il gioco e creando, con le sovrapposizioni dei terzini, quella superiorità numerica necessaria sulle fasce per scardinare il fortino piemontese. Proprio per questo, vedere una riproposizione iniziale del 4-3-1-2, schierato contro l’Entella, potrebbe essere controproducente al cospetto di un centrocampo ospite a 5.
ECCO IL NOSTRO UNDICI TITOLARE: (4-3-3)
Guarna, Sabelli/Donkor, Rada, Di Cesare, Del Grosso, Porcari, Defendi, Valiani, Boateng, Puscas, Sansone.

  • Un turno di riposo per Sabelli sembra essere doveroso. Il terzino biancorosso è parso solo un lontano parente di quel gioiellino finito nel mirino di diversi club di Serie A. Quale migliore occasione per vedere all’opera Donkor?
  • Il ritorno di Rada al centro della difesa sembra esser scontato. L’impiego del rumeno garantisce maggior solidità al reparto arretrato, messo in seria apprensione ripetutamente dalle dormite di Contini.
  • Un centrocampo dinamico e che possa abbinare qualità e quantità non può prescindere dal duo Defendi-Valiani, veri ed unici protagonisti di questo inizio di stagione. Con un Romizi apparso non in forma, necessario puntare su Porcari, vista la scarsa dedizione al sacrificio mostrata da Donati nelle precedenti uscite stagionali.
  • In attacco, giusto rimescolare le carte. Maniero, eccetto l’esordio, si è dimostrato un gran lottatore, sacrificando spesso l’efficacia offensiva negli ultimi 20 metri. Dopo nove giornate, appare doveroso concedergli almeno 45′ di riposo. Puscas, sempre più decisivo con l’under 21 della Romania, meriterebbe una seconda chance dopo l’esordio nella nefasta trasferta di Crotone.
  • La zona chiave del match contro i piemontesi potrebbe essere rappresentata dagli esterni d’attacco. Sfruttare la rapidità di Boateng (positivo il suo apporto contro l’Entella) e far perno sull’inventiva di Sansone in grado di accentrarsi e rendersi pericoloso con il mancino, seppur schierato ancora una volta fuori ruolo,  possono essere l’antidoto necessario per scardinare il bunker dei padroni di casa. Allargare la manovra di gioco sugli esterni, offrendo un gioco arioso e sguinzagliando i terzini da esclusivi compiti di copertura appare necessario a questo Bari, sempre più ostaggio di individualità poco propense al servizio della squadra.

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Written by Alberto Stasi

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