in ,

Il mio Bari-Ternana: squadra solida e concreta. Portando ogni pedina al posto giusto, ampi margini di miglioramento

E vittoria fu. Con una prestazione solida e attenta, i biancorossi ritrovano in un sol colpo vittoria e punti pesanti che, alla luce dei risultati delle dirette concorrenti, rimescolano le carte in zona playoff e fanno guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Una boccata d’ossigeno collettiva che fa da viatico alla delicata trasferta di Chiavari, tappa a questo punto fondamentale per il finale di stagione.
In termini di prestazione, nulla di speciale. Ma è proprio da qui che bisogna ripartire. Da una gara attenta, ragionata e con poche sbavature difensive. E soprattutto dall’attenzione ai dettagli. Non a caso, al netto di una difesa ospite a tratti imbarazzante, due dei quattro gol vengono da calci da fermo, situazione spesso trascurata nel recente passato e che ormai rappresenta un fattore chiave nel calcio moderno.
Primo tempo a sprazzi. Primi venti minuti giocati con il freno a mano tirato. Il gol di Puscas poi scioglie la palpabile tensione dei primi scampoli di partita ed indirizza il match su binari congeniali a questo Bari. Un Bari che, quando gode di ampi spazi, sa divertire e divertirsi, potendo sfoggiare le qualità dei singoli. Da rimarcare, la gestione dell’incontro impartita da Camplone. Spesso, infatti, nelle ultime uscite, i biancorossi sparivano dal campo dopo un tempo, accusando un crollo verticale della condizione fisica nella ripresa.  Quest’oggi, invece, il Bari è uscito alla distanza, mostrando gamba, polmoni e idee sufficienti per poter pungere in fase offensiva.
Quanto ai singoli, importante prestazione per Sansone. Impiegato assieme a Rosina alle spalle del puntero Puscas, svariando tra le linee, ha finalmente messo in mostra l’ampio repertorio tecnico di cui è dotato: dribbling, assist e abnegazione al servizio del collettivo con giocate mai fini a sè. Un giocatore che necessita di fiducia e continuità e che, senz’ombra di dubbio, merita la riconferma a Chiavari. Fondamentale per l’equilibrio della manovra è il rientro in cabina di regia di Gentsoglou. Il rientro del greco, infatti, ha segnato il ritorno di Valiani da mezz’ala e garantito così maggiore spinta in fase offensiva e una più efficiente copertura alla mediana biancorossa. Bene anche Dezi, che ha lavorato bene sul centrodestra nel primo tempo ed altrettanto sul centrosinistra nella ripresa, dando ordine e geometrie nella zona nevralgica del campo. Senza passaggi a vuoto la retroguardia. Nonostante l’infortunio e la conseguente uscita di Di Cesare, i quattro di difesa hanno lavorato bene di reparto, neutralizzando le sporadiche avanzate ospiti. Ottimo l’impatto a gara in corso di CissokhoNota di merito per Puscas. Dopo l’orribile prestazione di Lanciano, era difficile ritrovare fiducia e determinazione. Ma, nonostante la giovane età, il primavera Inter è stato bravo nel farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Due gol da vero attaccante d’area e un terzo letteralmente tolto dai piedi da Sansone. Con questa prestazione, si candida prepotentemente ad essere più di un’alternativa a bomber Maniero.
L’aspetto che più rincuora dopo stasera è la sensazione che questa squadra abbia ancora ampi margini di miglioramento, nonostante manchino appena tre mesi al termine del campionato, e che Camplone possa trovare la quadra proprio nel momento clou della stagione, infatti collocando ogni pedina al proprio posto (anche lasciando fuori qualche nome eccellente), , questa squadra (con questo organico) può ancora dire molto in questo campionato. In tal senso, Chiavari potrà dire molto sulle ambizioni di un Bari che ha l’obbligo di ritrovarsi e tornare protagonista.
 
 
 

What do you think?

Written by Alberto Stasi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

DIRETTA: Aquila Basket Trento – CAI Saragozza

Ti faccio il pacco. Basta non contenga cristallo!