Il 3 luglio 2017, dopo venti anni di conduzione privata, i teatri di posa di Cinecittà e i laboratori di postproduzione sono tornati sotto il controllo pubblico. La Festa del Cinema di Roma ha deciso quest’anno di festeggiare il primo compleanno dell’Istituto Luce Cinecittà pubblica con la proiezione di alcuni fra i titoli più prestigiosi nati fra le sue mura.
Dopo C’era una volta in America, il capolavoro di Sergio Leone, in sala Cinema Hall è stato proiettato Bellissima, di Luchino Visconti e infine 8½ di Federico Fellini. Il responsabile dell’ufficio stampa e comunicazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, Alberto Crespi, ha così introdotto il film conclusivo degli omaggi a Cinecittà Futura: “A chiudere l’ultimo dei tre pomeriggi nei quali sono stati proiettati grandi pellicole girate a Cinecittà, è una fantastica opera di Fellini. Proprio in tale occasione è ora di sfatare un luogo comune che lo riguarda: è sempre stato definito come un regista molto autobiografico, intento a mettere un po’ di se stesso e della sua storia in ogni suo film. In 8½, tuttavia, non c’è nulla di autobiografico. Fellini non è mai stato in crisi, non ha mai avuto dubbi su cosa fare e come farlo e non è mai stato in crisi come il Guido Anselmi incarnato meravigliosamente da Mastroianni”.
Ha poi proseguito nell’introduzione il Presidente di Istituto Luce-Cinecittà Roberto Cicutto: “Possiamo dire volgarmente che questa serie di pomeriggi si chiudono con Federico Fellini che vince su Sergio Leone che vince a sua volta su Luchino Visconti. A parte tutto ci tengo a ribadire che la scelta di proiettare tali incredibili opere nasce perché da un anno Cinecittà è tornata sotto il controllo pubblico, e ci sembrava bello ricordare grandi film del passato, sperando di farne vedere uno al giorno il prossimo anno. Colgo anche l’occasione per ricordare che sta per andare in scena, presso l’Ara Pacis, una meravigliosa mostra dedicata a Marcello Mastroianni. Proprio lui ha sempre definito 8½ in maniera molto precisa ed esaustiva: non lo ha mai considerato il film più bello di Federico Fellini, bensì lo ha descritto come il film perfetto“.
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