La rivista “Foreign Policy” ha stilato l’annuale rassegna speciale “The Leading Global Thinkers of 2013” ovvero le 100 menti più influenti del mondo.
Tra le personalità selezionate, tre figure rappresentano la nostra Italia. Il presidente della Bce Mario Draghi, la scienziata Fabiola Giannotti, il ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge. Ognuno ha il merito di aver saputo trasmettere nel proprio campo un messaggio di risonanza mondiale.
Mario Draghi è stato collocato all’interno della categoria dei “decision-makers” poichè “nonostante sia stato ostacolato e a dispetto di una crisi di disoccupazione regionale che ancora deve essere realmente affrontata, l’uomo conosciuto come ‘Super Mario’ ha aiutato a fermare il collasso economico dell’Europa”.
Della scienziata Fabiola Giannotti, portavoce e responsabile dell’esperimento Atlas presso il Large Hadron Collider (Lhd) del Cern, la rivista scrive: “mentre il romanzo della particella di Dio sarà per sempre associato con Englert e Higgs, il merito per i complicati studi di collisioni tra quadrilioni di particelle ad alta velocità che dovrebbero rivelarne l’esistenza va alla Giannotti e al suo team”.
La ministra dell’integrazione Cécile Kyenge, invece, è stata capace di adottare una dialettica distensiva a favore dell’integrazione razziale nonostante i dibattiti suscitati da alcune sue proposte o gli attacchi di cui è stata oggetto.
La lista dei “pensatori più influenti” è articolata in diverse categorie, “sfidanti”, “artisti”, “moguls”, “controllori dello stato”, “medici e guaritori”. Sono presenti tra gli altri la ‘talpa’ Edward Snowden, Papa Francesco, il segretario di stato Usa Kerry.
Le tre personalità italiane tracciano un’immagine trasversale del Paese, ricco di eccellenze nei diversi ambiti professionali. The Leading Global Thinkers, cento menti che, in ogni modo, hanno saputo dar eco mondiale alle proprie idee.
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