in

Attacco al regime siriano

image

“Il presidente sta valutando ogni ipotesi percorribile, non soltanto l’attacco armato”.

E’ la frase piu pronunciata in queste ore nei corridoi della Casa Bianca. Nonostante le forze armate statunitensi siano gia’ pronte ed allertate, la cautela nell’ufficializzare l’azione militare regna sovrana. Gli alleati di sempre, Gran Bretagna e Francia, hanno risposto alla chiamata. A dire degli analisti, la Siria ha le ore contate, nella serata di giovedi gli obiettivi strategici e militari siriani dovrebbero essere colpiti.

Nessuno vuole una nuova guerra, lunga, dispendiosa e sanguinara. Nessuno vuole una guerra. La diplomazia ha tentato di mediare interessi contrastanti ma senza buon esito, gli ispettori Onu in Siria sono stati accolti dai cecchini.

Dal 2011 la guerra civile siriana ha prodotto 100 mila morti ai quali si aggiungono centinaia di civili inermi, soprattutto bambini, che negli ultimi giorni hanno subito la barbarie dei gas, degli attacchi chimici che il governo di Damasco avrebbe ordinato di compiere sulla folla.

Il punto di non ritorno e’ stato ormai varcato, non si puo’ piu tacere. Se il presidente Obama, premio Nobel per la Pace, dara’ nelle prossime ore l’ordine di attaccare il regime siriano, sara’ il gesto poco piacevole ma necessario per fermare la carneficina ormai in atto da troppo tempo.

What do you think?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Zapping estivo. Pot pourri di noia?

Prove di forza per Juventus e Napoli