Durante la notte, Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno compiuto uno strike aereo congiunto in #Siria, colpendo vari obiettivi dopo giorni di minacce e manovre militari conseguenti l’attacco chimico avvenuto a Douma.
L’attacco è cominciato all’incirca alle 2, ora italiana, nel momento in cui l’Europa e il Medio Oriente erano al buio. Esplosioni hanno svegliato Damasco e la Siria.
Secondo le forze armate siriane, sono stati lanciati 110 missili dalle forze occidentali. Sempre secondo le forze siriane, molti di essi sarebbero stati intercettati dalla contraerea siriana, ma alcuni avrebbero colpito gli obbiettivi come il Research Center di Barzeh.
L’agenzia di stampa russa TASS ha invece affermato che nessuno dei missili lanciati ha colpito le zone circostanti le basi aeree e navali russe in Siria. Tali basi sono pesantemente protette dalle unità russe di difesa. Secondo la TV di stato siriana, tre civili sarebbero stati feriti ad Homs dopo che la difesa siriana ha intercettato alcuni missili.
Tante le dichiarazioni sull’attacco: il Segretario della Difesa USA James Mattis ha affermato che si tratta di un singolo colpo che serviva a mandare al governo siriano un forte messaggio.
La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha invece affermato che lo strike ha colpito la Siria nel momento in cui “finalmente” il Paese aveva una possibilità per la pace. Anche il Ministero degli Esteri iraniano ha condannato l’attacco.
Fonti americane confermano che hanno partecipato numerosi aerei, incluso bombardieri B-1, e almeno una nave da guerra USA nel Mar Rosso.
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