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Buon anniversario Italia: 7 anni fa la vittoria al Mondiale tedesco

Il rigore di Totti contro l’Australia all’ultimo minuto dei tempi regolamentari, il gol di Grosso che ci ha permesso di eliminare i padroni di casa della Germania, la testata di Zidane a Materazzi in finale… Oggi è il 9 Luglio, impossibile dimenticare questa data: esattamente 7 anni fa l’Italia sconfisse la Francia in finale e si laureò campione del Mondo per la quarta volta nella sua storia. Milioni e milioni di persone in giro per le strade, un Paese unito, che festeggiava i suoi eroi. Una vittoria incredibile, che ci rese pazzi di gioia, ancora più fieri di essere italiani. I bookmakers all’epoca non credevano in una nostra possibile vittoria finale, e spinti da questa convinzione generale una nota catena di negozi specializzati in elettronica, informatica e tecnologia creò la promozione “Tifa Italia e vinci”, con lo slogan: “Compra un televisore da noi e se l’Italia vince il Mondiale te lo regaliamo”. L’Italia lo vinse, e loro restituirono 10 milioni di euro.

Eppure ci presentammo in Germania senza speranze, con lo scandalo appena scoppiato di calciopoli, tutti nell’occhio del ciclone, con la stampa pronta a colpire duro alla prima partita sbagliata. Quella paradossalmente fu invece la scintilla che fece scoppiare nel nostro gruppo la voglia di stupire tutti, la consapevolezza che bisognava zittire le critiche sul nostro calcio.

Passato il girone eliminatorio agevolmente (battute Ghana e Rep. Ceca, pareggio con gli USA), negli ottavi di finale affrontammo l’Australia. Siamo favoriti, eppure la partita si rivela più ostica del previsto, ma proprio quando i tempi supplementari erano dietro l’angolo ecco spuntare Grosso che viene messo giù in area di rigore: massima punizione per gli azzurri e Totti la mette nell’angolo alto. Obiettivo quarti raggiunto, ci aspetta l’Ucraina, spazzata via senza problemi per 3 a 0.

La semifinale ci mise contro la Germania padrona di casa, in una partita che venne giocata in maniera esemplare dai nostri, ma sbloccata solamente al 118° minuto con un gol di Grosso, esploso poi in un urlo di gioia molto simile a quello di Tardelli nel mondiale ’82… la partita si concluse 2 a 0, con la seconda marcatura di Del Piero che ci spalancò definitivamente le porte della finale a Berlino. Dove trovammo la Francia, che nel 2000 ci sfilò quando ormai eravamo sicuri di averlo vinto l’Europeo giocato in Olanda e Belgio, rimontandoci il gol di vantaggio e vincendo per 2 a 1 ai tempi supplementari, grazie al golden gol di Trezeguet.

Voglia di vendetta ai massimi livelli, partita tesa e combattuta fin dall’inizio, con vantaggio transalpino di rigore, e pareggio nostro grazie ad un colpo di testa di Materazzi, vero leader e protagonista assoluto insieme a Grosso della spedizione azzurra, su calcio d’angolo. Supplementari, passati alla storia non tanto per lo spettacolo, quanto per la famosa testata di Zidane a Materazzi, di cui è stata successivamente realizzata anche una statua dall’artista franco-algerino Adel Abdessemed.

Ed i rigori, che una volta tanto (dopo l’amara sconfitta nella finale del 1994 negli Stati Uniti contro il Brasile) ci sorridono: 5 su 5 per noi, per loro errore di colui che ci punì 6 anni prima, con palla che colpisce la traversa e ricade in campo. Che la festa abbia inizio, sul campo e in giro per il Paese… Una Nazione in delirio, grazie ai nostri campioni del Mondo!! A sette anni di distanza i protagonisti sono cambiati quasi tutti, solo alcuni fanno ancora parte della Nazionale, ma siamo certi che come noi anche loro vorranno rivivere le stesse emozioni provate quella sera del 9 Luglio 2006, l’anno prossimo in Brasile…

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Written by Marco De Rinaldis

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