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Difesa, i Paracadutisti portabandiere in occasione del Torneo delle Sei Nazioni di rugby

Roma. Al match tra Italia e Francia, sabato scorso allo Stadio Olimpico di Roma, la Difesa ha partecipato con atleti dei gruppi sportivi militari, paralimpici e con un lancio di atleti Paracadutisti.

L’arrivo dei Paracadutisti

All’inizio dell’incontro, i militari delle Forze Armate hanno portato in campo le bandiere delle nazioni partecipanti, insieme a quella  della Federazione Italiana Rugby (FIR), e cantato gli inni nazionali intonati dalla Banda militare dell’Esercito. In occasione della 100^ presenza dell’Italia al torneo, atleti della Sezione di Paracadutismo Sportivo dell’Esercito della Brigata Paracadutisti Folgore, lanciandosi  da un elicottero AB 205 del 1° Reggimento AVES “IDRA” dell’Esercito a circa 1.500 metri di altezza e dopo aver volteggiato nel cielo capitolino, hanno portato in campo le bandiere nazionali, della Federazione e consegnato il pallone ovale di rugby, che ha dato inizio alla gara.

Il “Terzo Tempo”, al “Villaggio Ospitalità” dello Stadio dei Marmi del Foro Italico, ha visto l’afflusso di tifosi italiani e stranieri che hanno affollato lo stand informativo e la mostra statica allestiti dalla Difesa,come punto di incontro tra il mondo dello sport e quello degli uomini e donne con le stellette.

Nella mostra statica sono stati esposti il robot a controllo remoto del Genio dell’Esercito (Wheelbarrow), un modellino della nave Cavour della Marina Militare, il simulatore dell’MB-339 PAN dell’Aeronautica Militare e l’automobile Lotus “Evora S” a disposizione dei Carabinieri per speciali interventi di assistenza sociale.

Alla manifestazione, insieme ad altri sportivi di tutte le Forze Armate, hanno partecipato il Tenente Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Pasquale Barriera, il Tenente Colonnello dell’Esercito Giuseppe Campoccio e l’assistente tecnico Giuseppe Spatola, appartenenti al Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD).

Il GSPD si prefigge di offrire un contributo determinante verso una nuova prospettiva di vita ed una più compiuta riabilitazione sociale per coloro i quali, operando in Patria o fuori dai confini nazionali, hanno contratto lesioni o malattie invalidanti e permanenti nell’adempimento del proprio dovere.

Lo sport paralimpico, come lo sport militare, rappresenta la sinergia tra i valori delle discipline sportive e le capacità psicofisiche e professionali di alto livello del personale in uniforme.

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