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Fonseca: “Nello spogliatoio parlo solo io ma siamo tutti uniti, società, giocatori e allenatore”

Le parole dell’allenatore giallorosso alla vigilia della sfida contro gli uomini guidati da Mihajlovic

Conferenza stampa presentazione Fonseca con Petrachi

Alla vigilia di Roma-Bologna, anticipo valido per la 23a giornata della Serie A che andrà in scena domani alle 20:45 all’Olimpico, il tecnico giallorosso Paulo Fonseca ha parlato nel corso della consueta conferenza stampa pre gara. Di seguito le sue parole.

A mente fredda ha capito cosa è successo con il Sassuolo?
Sì, come allenatore devo analizzare e l’ho fatto come sempre dopo ogni partita quindi è facile capire ciò che è successo.

Quali solo le condizioni di Pastore e Mkhitaryan?
Si sono allenati normalmente tutti e due, Mkhitaryan sta un po’ meglio di Pastore ma sono entrambi nella lista dei convocati per la partita.

Cosa deve fare un allenatore per fare il salto di qualità e ottenere sempre mentalità e atteggiamento da squadra vincente?
Stiamo lavorando per cambiare questa mentalità ma devo dire che non è stato solo un problema a questo livello, abbiamo sbagliato tatticamente, l’ho fatto io e i giocatori hanno sbagliato tecnicamente. Credo sia stato un problema di approccio alla gara e quando si sbaglia come abbiamo fatto noi si perde l’equilibrio, solo dopo l’intervallo è andata un po’ meglio. L’equilibrio è importante da avere in squadra. Contro la Lazio è vero che abbiamo fatto una buona gara e abbiamo fatto un primo tempo opposto con il Sassuolo e penso che l’abbiamo sbagliata sia a livello tecnico che tattico, sulla questione della mentalità stiamo lavorando ogni giorno per far capire ai calciatori di essere sempre ambiziosi. In questa stagione ho sentito spesso l’ambizione della squadra piuttosto del contrario, in tre o quattro partite non abbiamo avuto questa mentalità, contro Torino e Juve per esempio, ma in genere lottiamo con ambizione. Il primo tempo con il Sassuolo è totalmente contrario a quello che noi vogliamo.

Kolarov e altri giocatori di esperienza saranno disponibili contro il Bologna?
Vediamo domani. Devo dire che ho uno o due dubbi per la partita e per questo non voglio parlare dei calciatori che giocheranno. Kolarov ha una grande mentalità, è un leader dello spogliatoio ed è sicuramente un’opzione.

Che cosa è successo a Reggio Emilia negli spogliatoi, ritene utile l’eventuale intervento dei dirigenti all’interno?
Io continuo a gestirlo bene da solo e non voglio parlare di quel che succede nello spogliatoio ma sono io quello che parla con i giocatori. Sembra un dramma dopo aver perso noi però dobbiamo sempre avere equilibrio. Si è parlato molto di questo momento ma noi siamo tutti insieme, la società, i giocatori e l’allenatore.

Considerando la squalifica di Pellegrini chi dovremmo aspettarci al suo posto, Pastore?
Difficilmente sarà titolare. Abbiamo altre soluzioni tipo Mkhitaryan o anche Under che può giocare in quella posizione o Perotti. Pastore non credo sia nella migliore condizione fisica per iniziare la partita.

Lei non commenta mai gli arbitri ma si sente di giudicare positivamente o negativamente quello visto contro il Sassuolo, eccessivamente severo a livello di gialli con i giocatori della Roma?
Noi non abbiamo perso a causa dell’arbitro ma perché non abbiamo giocato bene, anche se non mi piace parlare degli arbitri è difficile pensare che una squadra come la Roma abbia tanti cartellini gialli. Ho visto molte partite che si giocano qui in Italia e la linea di attuazione, di arbitraggio, non è la stessa per tutti. Noi non siamo una squadra che fa tanti falli cattivi che giustifichino altrettanti cartellini gialli. Per me questo è chiaro ed la mia insoddisfazione in merito deriva da questo.

A che punto è Perez, è pronto per giocare domani e come stanno andando i nuovi come per esempio anche Villar?
Sono due giovani che hanno bisogno di adattarsi. Il calcio qui è totalmente diverso dalla Liga, devono capire com’è qui. Vedremo se giocheranno domani.

Come si può ritrovare equilibrio in mezzo al campo considerando anche il recente infortunio di Diawara?
Con un buon posizionamento. Diawara è un giocatore che tatticamente fa bene quel lavoro ma penso che Cristante abbia la capacità di fare lo stesso, non avrebbe senso ricambiare Mancini rimettendolo in quel ruolo.

Cosa si è detto con Dzeko a bordo campo al Mapei Stadium?
Non ho mentito, quando non voglio parlare di una cosa lo dico, non mento mai e anche al termine della partita ho detto la verità e cioè che Edin mi ha detto di non parlare a caldo con l’arbitro, non ho bisogno di ritrattare quindi non mi serve tornare sulla questione.

Tra le varie soluzioni sta magari pensando anche di mettere Kalinic titolare spostando Dzeko nel ruolo di trequartista o mettendoglielo vicino?
Ci ho pensato ma non è facile cambiare i meccanismi che abbiamo nella squadra per questo penso che potrebbe succedere a partita in corso ma dall’inizio è difficile.

Affrontate un’altra squadra molto aggressiva che si orienta molto sull’uomo con le sue pressioni, come si esce da questa pressione e perché in Italia ha tanto successo?
Poche squadre in Spagna marcano uomo a uomo, ho detto ai nuovi arrivati di prepararsi perché qui lo fanno quasi tutte e non è facile affrontarle. Abbiamo affrontato il Verona che per esempio ha queste caratteristiche e abbiamo fatto una buona partita. Servono una serie di cose da preparare sperando che accadano durante la gara non è mai semplice fronteggiare queste squadre.

Dzeko ha detto che la Roma è forte però manca un po’ di qualità e i giovani devono capire che non si vive di una o due partite ma bisogna dare di più, lei è d’accordo?
Io ero dall’altra parte quando ha parlato e lui ha detto: “Siamo tutti responsabili e io essendo il Capitano lo sono di più”. Onestamente non mi sembra una critica verso i giocatori più giovani quanto in realtà un consiglio. In questo momento è il leader dello spogliatoio e non ho visto quelle sue parole come una critica. La mancanza di qualità? Quando subiamo una sconfitta come quella contro il Sassuolo è perché non abbiamo avuto qualità ed è normale si parli di questo.

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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