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La Serie A Beko ricomincia dalla Supercoppa, ed è subito spettacolo.

Saranno la Pallacanestro Reggio Emilia e l’Olimpia Milano a giocarsi la finale della Supercoppa italiana a Torino in programma domani per aggiudicarsi il primo trofeo della stagione 2015/2016.
Due semifinali combattutissime, decise in entrambe i casi nei finali di partita. Due partite a tratti molto piacevoli alternati a fasi molto piatte. Ultimi dieci minuti davvero interessanti: i ritmi si alzavano notevolmente e le difese salivano di intensità. Ce lo si aspettava, le squadre si sono presentate a questo torneo con poco allenamento di squadra a causa dei rientri tardivi di coloro che hanno partecipato agli Europei e lo spettacolo offensivo ne ha ovviamente risentito. Tante le palle perse in entrambi i match, poco chiari ancora i giochi e le difese (in particolare, zona e pick & roll). Ma andiamo ora ad analizzare in particolare le due gare:

  • Pallacanestro Reggiana – Banco di Sardegna Sassari

La partita termina sul punteggio di 79-78 in favore dei reggiani. Sassari, guidata da Coach Sacchetti, si presenta totalmente rivisionata, causa perdite di giocatori fondamentali come Dyson, Lawal e Sosa. Reggio invece continua con la sua filosofia tutta filo italiana e presenta un quintetto base molto simile a quello dello scorso anno. Coach Menetti decide di affidare la squadra alle mani sicure di Stefano Gentile e Pietro Aradori per l’attacco. La squadra sarda invece sceglie David Logan, e il suo modo tutto personale di vedere un “buon attacco”, e al neo acquisto Haynes, di cui abbiamo avuto fortuna di vedere le doti atletiche spaventose: tre schiacciate tutte diverse e tutte spettacolari.
Partita equilibratissima per l’intero arco del match, che si decide negli attimi finali con una follia del tavolo, che sul fallo subito da Achille Pollonara in attacco, si dimentica di rimettere il cronometro a 14 secondi come prevede il regolamento FIBA e Reggio che prende un tiro da lontanissimo con la sorpresa di staff, pubblico e giocatori. 10 minuti di tensione e paura in cui allenatori e giocatori chiedevano a gran voce la palla in favore della propria squadra. Palla che viene poi affidata al squadra di coach Menetti. Episodio che bene o male non ha poi influito sul risultato finale, anche se rimane un po’ la perplessità sull’episodio. Fosse successo in una categoria inferiore ora staremmo qui a parlare di uno scontro violento tra il tavolo, giocatori e allenatori, non di una vittoria! Vittoria decisa soprattutto dalla splendida prova sotto canestro di Darius Lavrinovic. Il lituano, dalla morbidissima mano, fa vedere le stelle a Varnado. Protagonista anche Achille Pollonara, che chiude  con una doppia-doppia sostanziale. Gentile invece mostra come, pur non essendo un giocatore da assist nelle mani, sappia fare la differenza dalla lunga distanza quando serve. Tre bombe in fila nel terzo periodo per restare a contatto e dimostrare che non è li per guardarla la partita. Sassari ci prova fino alla fine ma Logan non sembra essere “In The Zone” come la scorsa finale, lo attendiamo quando avrà più chilometri nelle gambe.

  • Umana Reyer Venezia – Olimpia Milano

Partita difficile, sotto tutti i punti di vista, vinta dalla squadra capitanata da Alessandro Gentile 71-66. Una partita che gli amanti del basket attendevano con ansia per godersi alcuni aspetti di queste due squadre. Da una parte una Milano difficile da individuare, cambia 10 dodicesimi del roster mantenendo solo il sempre umile Bruno Cerella e Alessandro Gentile appunto. Non solo, Olimpia che liquida Coach Banchi per affidarsi all’esperienza di Repesa, allenatore di tutto rispetto che però pretende un gioco totalmente diverso da quello a cui Milano era abituata. Dall’altra la Reyer, squadra di esperienza che ha avuto qualche neo inserimento ma l’attenzione è focalizzata sopratutto sui due giovani panchinari Michele Ruzzier e Stefano Tonut che insieme hanno già vinto con la maglia dell’Italbasket U20.
La Reyer gioca insieme da più tempo e si vede, la palla si muove bene, i giocatori si trovano e piovono triple. Milano fatica, i giocatori non si trovano, Gentile non trova i varchi. Venezia sempre avanti, tocca anche il +10 ma nel finale viene fuori tutta la cattiveria difensiva e offensiva della coppia Cinciarini-Gentile (8 punti e 3 assist per il primo, 17 punti, 5 assist e 6 rimbalzi per il secondo). L’Olimpia trova spazi e tiri facili, sotto canestro Mc Lean e Lawal sono fastidiosi e sempre molto attivi. Alessandro dispensa assist e canestri e riesce a trovare prima il pari e poi il definitivo sorpasso sulla squadra guidata dall’intramontabile Coach Recalcati.
Sarà Olimpia Milano – Pallacanestro Reggiana la finale e una sfida tra i fratelli Gentile. Le due sconfitte dello scorso anno ai playoffs da Sassari, la prima in sette gare in semifinale e la seconda in sette gare in finale, cercheranno dunque riscatto in quella che si prospetta una sfida molto più emozionante. Appuntamento dunque a domani al PalaRuffini di Torino con queste squadre pronte a darsi battaglia per il primo titolo stagionale.

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Written by Francesco Novello

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