Pista nuova, solito copione e soprattutto solito protagonista.
A 36 anni Valentino Rossi continua a stupire e centra la vittoria numero 110. Lo fa alla sua maniera: rimonta, duello con il battistrada e vittoria d’autorità. Passano gli anni, ma la trama è sempre la stessa. Il dottore sul nuovo circuito della Termas de Rio Hondo (Argentina) infligge un brutto colpo al rivale Marc Marquez, mostratosi fragile nel corpo a corpo che di fatto ha deciso la gara. Lo spagnolo, caduto a tre giri dal termine, lascia così spazio alla Ducati di Andrea Dovizioso (2°). Ottimo 3° Carl Crutchlow su Honda. Ai piedi del podio l’altra Ducati di Andrea Iannone, solo quinto un anonimo Jorge Lorenzo.
LA GARA: partenza a cannone per Marc Marquez. Il campione in carica è costretto a forzare il passo sin dai primi giri, complice una scelta differente rispetto alle Yamaha. In casa Honda, infatti, optano per la dura al posteriore; le Yamaha invece puntano sulla extra-hard (meno permormante, ma più resistente alla distanza). Marquez fa il vuoto, ma Valentino comincia la solita rimonta, sino a portarsi in seconda piazza.
Siamo a metà gara e Rossi paga 4 secondi al pilota Honda. Da qui, comincia un’altra storia. La dura di Marquez comincia ad accusare problemi di tenuta e Rossi, rosicchiando centesimo su centesimo, si riporta sugli scarichi dello spagnolo, inanellando una serie impressionante di giri veloci. A tre giri dal termine l’aggancio è cosa fatta. Rossi mette pressione e al primo tentativo entra, duro, su Marquez. I due si toccano e lo spagnolo finisce giù. Valentino può così involarsi verso la vittoria n.110.
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