Due centrocampisti della Roma, ovvero Lorenzo Pellegrini e Kevin Strootman, si sono sottoposti ad esami strumentali nella giornata di ieri presso Villa Stuart al fine di stabilire l’entità dei fastidi accusati durante la trasferta a San Siro. Per quanto riguarda l’ex Sassuolo, “i controlli clinico-strumentali hanno confermato la presenza di una quota di edema post/distrattivo nel muscolo soleo destro”. Il comunicato diffuso dal club capitolino in merito aggiunge anche che “l’atleta ha già cominciato le cure del caso con prognosi ad oggi di circa 7-10 giorni“.
Per quel che concerne invece il calciatore olandese, il bollettino recita: “Il controllo ha confermato i postumi post-contusivi nella porzione anatomica compresa tra muscolo quadricipite e muscoli adduttori della gamba sinistra con evidenza di una estesa quota di ematoma muscolo-fasciale. L’atleta ha già cominciato le cure del caso e le sue condizioni verranno monitorate giorno dopo giorno“. Nel caso di Strootman non è dunque stato possibile stabilire una tempistica relativa al suo recupero definitivo.
Pellegrini, dal canto suo, al termine degli esami di ieri ha rilasciato un breve quanto significato commento personale: “Col Napoli ci sarò”. Qualora riuscisse effettivamente a riprendersi in una settimana, il numero 7 giallorosso, data la sosta per la nazionali, avrebbe a disposizione tre giorni per prepararsi ad affrontare il big match insieme al resto dei compagni di squadra. Tuttavia, essendoci anche la possibilità di non recuperare per tempo né Pellegrini né Strootman, Di Francesco potrebbe decidere di sfruttare Alessandro Florenzi come mezzala.
In fin dei conti, il numero 24 del club capitolino, non viene a caso definito e considerato il “Jolly” della Roma: dopo aver giocato in qualità di terzino contro l’Hellas Verona e contro l’Udinese, e dopo aver ricoperto il ruolo di esterno alto contro il Milan, l’ipotesi di vederlo schierato mezzala da Di Francesco durante Roma-Napoli, appare tutt’altro che remota. Del resto il tecnico giallorosso, ripone grande fiducia nel giocatore, ritornato alla grande dopo il duplice infortunio che l’ha tenuto fermo per 11 lunghi mesi.
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