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Serie A: Juve sempre più in testa. Il tricolore corre verso Torino. In coda è bagarre

E fu così che alla 26esima giornata il campionato di serie A si chiuse. Vero, mancano dieci giornate, ma i giochi sembrano ormai fatti. Il tricolore sembra già aver preso la strada di Torino, sponda bianconera. La supremazia juventina è racchiusa tutta nei numeri: +11 sulla diretta inseguitrice Roma, 22 vittorie su 26 match e miglior attacco del campionato. Dietro i bianconeri,  il vuoto. Roma e Napoli rallentano, la Fiorentina pare già a corto d’ossigeno. In coda è aperta bagarre. Cinque squadre (Sassuolo, Catania, Livorno, Chievo e Bologna) racchiuse in 5 punti e la sensazione che la lotta per la permanenza nella massima serie si deciderà al fotofinish.
 
SUPER APACHE E ALLUNGO DECISIVO – Alla scala del calcio è Tevez show. Il miglior Milan della stagione deve arrendersi al cospetto di una Juventus che, seppur non brillante, si rivela cinica e spietata come non mai. Tevez, dicevamo. L’argentino è il vero protagonista della serata. Lotta, corre, si sacrifica e… mette una seria ipoteca sul tricolore. Dopo un primo tempo a forti tinte rossonere, sul gong della prima frazione, arriva l’insperato vantaggio juventino. Azione corale dei bianconeri:  tre passaggi e rete. Marchisio (schierato titolare al posto dello squalificato Vidal), Tevez e Lichsteiner tessono la tela, Llorente finalizza. Nella seconda frazione ecco arrivare il capolavoro dell’Apache. Destro terrificante da distanza siderale dell’argentino e San Siro annichilito. Con questa prodezza Carlitos regala alla truppa di mister Conte tre punti dal peso d’oro e il timone, al primo anno di A, della classifica marcatori.
 
ROMA, NAPOLI E FIORENTINA ANNASPANO – Se la Juve corre, le altre tirano il fiato. Roma e Napoli pareggiano, la Fiorentina perde in casa contro la Lazio del sempre più contestato presidente Lotito. I giallorossi vengono fermati in un “Olimpico” semi-vuoto dall’Inter di Mazzarri. Nell’anticipo del 26esimo turno, va detto, si son visti più calci (e pugni) che calcio giocato. Eccetto i cazzotti di De Rossi ad Icardi e Juan Jesus a Romagnoli, di calcio giocato se n’è visto poco e lo spettacolo ne ha risentito. Un pareggio a reti inviolate che non accontenta nessuno se non la capolista Juventus, che allunga il distacco sui capitolini a + 11. Il Napoli poteva approfittarne ed invece… s’è fermato a Livorno. I partenopei, seppur privi di bomber Higuain, passano in vantaggio con un penalty realizzato da Mertens e incanalano il match  sul binario giusto. Il tacco di Mbaye per i labronici riacciuffa la fuga degli azzurri e regala l’ennesimo dispiacere alla truppa di Benitez. La Fiorentina fa peggio. Reduci da un periodo no, i viola deludono e devono arrendersi al cospetto di una sorprendente Lazio. Di Cana la rete dello 0-1 finale. Per i ragazzi di Montella ora arriva la settimana della verità. Tre match di fila con la Juventus, tra campionato e coppa, che molto diranno sul futuro della stagione dei viola.
ZONA EUROPA LEAGUE: TORO MATATO DALLA SAMP – In zona Europa, detto del pari tra Inter e Roma e della vittoria esterna al ” Franchi” della Lazio, continua la cavalcata del Parma. I ducali impiegano 2 giri di lancette per scalfire la flebile resistenza del Sassuolo e collezionare il 12° risultato utile consecutivo. Di Parolo la rete decisiva. Il Verona, reduce dalla pesante affermazione di settimana scorsa contro il Livorno, arresta la propria corsa e viene bloccato sul pari da un buon Bologna. Gli scaligeri, apparsi meno brillanti delle precedenti apparizioni, ringraziano Rafael e raggiungono quota 40 in classifica. Il portiere brasiliano, infatti, neutralizza un rigore di Bianchi e blinda la porta gialloblù al termine di 90′ di pura sofferenza. Si ferma il Verona, non ne approfitta il Torino. I granata di Ventura abdicano tra le mura amiche contro una ritrovata Sampdoria. Per i blucerchiati vanno a segno Okaka e Gabbiadini (splendida la punizione del giovane di proprietà bianconera).
 
IN CODA PIANGONO UN PO’ TUTTI – 5 squadre in 5 punti. La lotta per la salvezza s’infiamma e gli scenari per un pirotecnico rush finale sembrano già delineati. Saranno Catania, Livorno, Sassuolo, Chievo e Bologna a giocarsi i due posti disponibili per la salvezza. Il Catania, privo dI Barrientos e Bergessio, esce sconfitto dal “Ferraris” contro il Genoa con il più classico dei risultati. Di Antonelli e Sturaro le reti del Grifone. Il Chievo, seppur in 10 per buona parte della ripresa, lotta a Bergamo, ma viene sconfitto per 2-1 dall’Atalanta. Apre Carmona, pareggia Dainelli, chiude Cigarini. L’ultima della classe, Sassuolo, dopo 5 k.o consecutivi (ultimo, quello contro il Parma) esonera mister Malesani e pare orientata a richiamare in panca mister Di Francesco per l’ultima tranche di stagione.
 

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Written by Alberto Stasi

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