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Italia: continua la maledizione roja. Pedro ci condanna all'ennesimo k.o

Questa Spagna non riusciamo proprio a batterla. Che sia amichevole o partita ufficiale, il risultato è sempre lo stesso. Perdiamo e, il più delle volte, offriamo prestazioni deludenti. Le furie rosse dominano la contesa e battono gli azzurri con una rete di Pedro a metà ripresa. L’Italia delle seconde linee delude e guarda al Mondiale con preoccupazione. Positivo l’esordio dell’oriundo Paletta, da rivedere i granata Cerci e Immobile. Al “Vicente Calderon” è la serata del ricordo. Il ricordo di Luis Aragones, ex c.t della Spagna e protagonista del primo successo in campo internazionale degli iberici (Europei 2008, ndr), deceduto lo scorso febbraio.
 
LA CRONACA – Prandelli fa la conta delle assenze e sperimenta. Out De Rossi e Balotelli, Chiellini e Pirlo in panca, dentro l’oriundo Paletta al fianco di Barzagli, sugli esterni la coppia Maggio-Criscito. Chiavi del centrocampo affidate al trio inedito composto da Thiago Motta, Marchisio, Montolivo. In attacco Osvaldo supportato da Candreva e Cerci. Tra i padroni di casa da registrare l’esordio del brasiliano naturalizzato Diego Costa e la mediana affidata a Thiago Alcantara e Javi Martinez. Del Bosque getta nella mischia dal 1′ i due gioielli di casa Bayern al posto degli stacanovisti Xavi Hernandez e Xabi Alonso, partiti dalla panchina.
Pronti-via ed è botta e risposta. Jordi Alba sorprende il distratto Maggio e chiama subito in causa Buffon. Il capitano azzurro risponde presente e rispedisce al mittene il primo assalto iberico. Dall’altra parte Cerci sfugge a Sergio Ramos e con un tiro-cross battezza il legno del Calderon, sorprendendo Casillas. Palla sul palo e rammarico Italia. Viste le premesse, ci si attende un match equilibrato ed invece… comincia il monologo “tikitakeggiante” degli spagnoli. Maggio e Criscito soffrono tremendamente le frequenti incursioni di Pedro e Iniesta. Palenta salva con mirevoli chiusure “last minute” sulle conclusioni di Diego Costa. Gli azzurri faticano ad uscire dalla trequarti e non riescono ad imbastire alcuna manovra degna di nota. Alla mezz’ora gli azzurri tornano dalle parti di Casillas e sfiorano il vantaggio. Assolo da tenore di Osvaldo, che si libera con un gioco di prestigio dell’avversario, e calcia a giro. Palla di poco alta alla destra di Casillas. Ma è solo un lampo estemporaneo. La Roja segue il consueto spartito e costringe i centrali azzurri agli straordinari.
Nella ripresa ci si attende un’Italia diversa. Dentro Pirlo, fuori uno spaesato Candreva. Dentro De Sciglio ed Abate, fuori gli esausti Maggio e Criscito. Del Bosque alza il tasso tecnico dei campioni del mondo uscenti e sostituisce Fabregas con David Silva. Il centrocampista del Manblue dà nuova linfa alla manovra iberica ed ispira il vantaggio dei padroni di casa. Duetto da urlo con Iniesta a velocità surreale, sul rimpallo piomba Pedro che trafigge il distratto Buffon. Ci si attende la reazione degli azzurri ed invece sono gli spagnoli ad andare vicini al raddoppio con lo stesso Silva e Thiago Alcantara. A 10′ dal termine Prandelli prova a giocarsi il tutto per tutto. Fuori Osvaldo e Cerci, dentro Immobile e Destro. L’unico serio pericolo occorso dalle parti di Valdes (entrato nella ripresa al posto di Casillas) arriva a 5′ dal termine. Angolo dalla sinistra battuto da Pirlo, spizzata di Barzagli e prodigioso salvataggio di Xabi Alonso, che anticipa Immobile pronto a correggere in rete.

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Written by Alberto Stasi

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