Aitzaz, l'eroe bambino del Pakistan

E’ doveroso, necessario rendere onore all’eroe bambino che ha scelto di pagare con la propria vita il gesto coraggioso di fermare la strage che stava per compiersi attuata da un kamikaze.

Accade in Pakistan nel distretto di Hangu, provincia del Khyber, una terra in cui il diritto allo studio non è così scontato ed usuale come in altri paesi e per altri adolescenti. Aitzaz, studente quattordicenne della Ibrahimzai School, ha prontamente individuato in uno sconosciuto il volto del pericolo.

“Ci siamo insospettiti quando un giovane con l’uniforme dell’istituto ci ha chiesto dove fosse la scuola”, racconta il cugino di Aitzaz, studente “sempre fra i migliori in classe e molto coraggioso”.

“Devo fermarlo, ci sono duemila compagni davanti alla scuola”, sono state le ultime parole pronunciate dall’eroe bambino. Aitzaz ha cercato di fermare l’avanzata del kamikaze tirandogli un sasso, lo ha inseguito, afferrato disperatamente per poi cadergli addosso. “Il suo corpo ha attutito la deflagrazione, potente”. Aitzaz Hassan Bangish, nuovo eroe bambino del Pakistan, è così riuscito a salvare i suoi amici ma il prezzo del suo coraggio si è rivelato altissimo.

“Volevano una strage, volevano distruggere tutto”, ne sono certi gli amici di Aitzaz che chiedono a gran voce il riconosciuto di “Nishan-i-Haider”, massima onorificenza al valore prevista dall’esercito pachistano.

Sui social, intanto, si moltiplicano i messaggi in ricordo dell’eroe Aitzaz, attraverso gli hashtag #onemillionaitzaz e #aitzazbraveheart, Aitzaz cuor di leone.

Quanto coraggio ha dimostrato Aitzaz sacrificando la propria vita per difendere e proteggere gli amici, forse l’unico tesoro di cui disponeva in una terra in cui la povertà dilaga. Coraggio e determinazione, di un bambino, che dovranno con forza sollecitare l’equilibrio tra raggiungimento della pace e riconoscimento dei diritti fondamentali in quella terra che abitava l’eroe Aitzaz.