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Emergenza Nepal

Continua la tragica conta delle vittime del devastante terremoto in Nepal. Secondo la polizia sono ormai oltre 5mila i morti e più di 10mila i feriti. E si registrano anche casi di sciacallaggio, nella zona di Kathmandu sono decine le persone arrestate mentre si accingevano a depredare le case abbandonate. Mancano all’appello ancora 5 italiani mentre altrettanti sono entrati in contatto con la Farnesina. Gli Stati Uniti hanno autorizzato l’invio di un milione di dollari di aiuti, lo fa sapere l’Agenzia Usa per lo sviluppo internazionale.

Il Governo italiano risponde alla richiesta di intervento lanciata dal Governo del Nepal alla comunità internazionale attivando il proprio sistema di protezione civile nell’ambito del meccanismo europeo, e inviando sul posto un primo di team di valutazione coordinato da personale del Dipartimento della Protezione Civile in raccordo con i colleghi di Bruxelles e composto anche da tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il 27 aprile sono partiti due esperti del Gruppo di Chirurgia d’Urgenza (GCU) di Pisa, specializzato per interventi in contesti di crisi. Compito degli esperti italiani sarà valutare e predisporre l’invio di team tecnici e sanitari per contribuire al soccorso delle popolazioni colpite dal forte terremoto.

Intanto la Caritas attraverso Padre Pius Perumana, direttore Caritas Nepal afferma: « Expo ci aiuti a spiegare che cosa realmente serve adesso nelle aree colpite»
La Caritas Ambrosiana, presente a Expo2015 con l’Edicola di Caritas Internationalis, a fronte della violentissima scossa di terremoto che ha colpito il Napal venerdì scorso e ha provocato migliaia di vittime, ha deciso di sostenere concretamente la popolazione nepalese, lanciando una raccolta fondi per l’emergenza in coordinamento con Caritas Italiana e la Rete Internazionale di Caritas.
Anche Luciano Gualzetti, vice direttore di Caritas Ambrosiana: «Siamo in costante contatto con Caritas Internationalis per monitorare la situazione in Nepal e poter essere di aiuto. La Caritas Nepal sta lavorando ancora nel pieno della tragedia, si sta ancora scavando per estrarre i corpi. Sono affiancati da operatori di Caritas Internationalis e alcuni di Caritas India che sono arrivati in soccorso, perché quella del Nepal è una realtà cattolica molto piccola e con pochi strumenti».
La situazione è drammatica e continua ad aggravarsi: le cifre riportate dal Governo nepalese a oggi parlano di oltre 4.300 vittime, più di 8.000 feriti e centinaia di migliaia di persone senza tetto. La rete Internazionale di Caritas sta sostenendo le squadre di Caritas Nepal per fornire alla popolazione alloggi di emergenza, tende, distribuzione di cibo e acqua potabile, kit igienici di cui hanno disperatamente bisogno. E’ stata avviata anche un’attività di supporto psicologico per aiutare ad affrontare il trauma.
A tre giorni dall’inaugurazione di Expo interviene Padre Pius Perumana, direttore Caritas Nepal, che vista la situazione molto probabilmente non potrà essere a Milano per il Caritas day del 19 maggio, come previsto. Dal Nepal rivolge un appello: «Expo può sicuramente rafforzare la consapevolezza del pubblico. E aiutarci a ottenere aiuti specifici. Ora servono volontari preparati a questo tipo di emergenza. Non ci serve qualsiasi cosa, ma forniture specifiche che rispondano alle necessità sul campo. In un secondo momento, quando saremo usciti dall’emergenza, occorrerà invece l’intervento di volontari per la ricostruzione, visto che è tutto raso al suolo. Expo può servire a spiegare cosa realmente serve adesso in Nepal».
La Cei, uno dei tre promotori del Padiglione della Santa Sede a Expo2015, ha stanziato 3 milioni di euro dai fondi 8xmille, destinandoli alla prima emergenza attraverso Mons. Salvatore Pennacchio, Nunzio Apostolico in India e Nepal.
Il Pontificio Consiglio Cor Unum ha stanziato un primo contributo di 100 mila dollari per il soccorso alle popolazioni: una prima e immediata espressione concreta dei sentimenti di spirituale vicinanza e paterno incoraggiamento nei confronti delle persone e dei territori colpiti, che Papa Francesco ha assicurato nel corso del Regina Coeli di domenica 26 aprile.
La Caritas Italiana è in costante contatto con la rete Caritas dei paesi colpiti e con Caritas Internationalis internazionale per il coordinamento degli interventi e ha stanziato un primo contributo di 100.000 euro.
Come donare: Carta di credito: http://donazioni.caritasambrosiana.it/donazioni/EMERGENZA-TERREMOTO-NEPAL-272.asp C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus – Via S.Bernardino 4 – 20122 Milano C/C presso il Credito Valtellinese, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT17Y0521601631000000000578 C/C presso la Banca Popolare di Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT51S0558401600000000064700 C/C presso Banca Prossima, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT97Q0335901600100000000348
CAUSALE: TERREMOTO IN NEPAL Le offerte sono detraibili/deducibili fiscalmente

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Written by Vincenzo Priolo

Vincenzo Priolo è nato ad Agrigento il 5 dicembre del 1981. È laureato in scienze politiche e delle relazioni internazionali e ha frequentato nella sua carriera svariati corsi di specializzazione in materia di Sicurezza e Difesa. Ha maturato esperienze notevoli e di responsabilità in settori pubblici e di rappresentanza. Coordina il magazine Yepper fondato sulla base del giornalismo partecipativo. Ama viaggiare, cucinare ed intrecciare nuovi rapporti di collaborazione e amicizia con persone di altre culture e religioni.

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