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Ospiti a “1927 On Air – La storia continua” Petruzzi, Avv.Esposito, Scarnecchia, D’Agostino e Garbo

Le parole degli ospiti della trasmissione “1927 On Air – La storia continua”

1927 On Air - La Storia continua

Nel corso della trasmissione odierna “1927 On Air – La storia continua”, in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 16:00 alle 20:00 e dalle 16:00 alle 18:00 il sabato, su Centro Suono Sport, sono intervenuti nel Forum l’Avvocato Luigi EspositoFabio Petruzzi e Daniele Garbo. Hanno poi rilasciato ulteriori dichiarazioni anche Gaetano D’Agostino Roberto Scarnecchia.

Fabio Petruzzi: “È andato via dalla Roma un giocatore importante, non solo tecnicamente ma anche a livello di spogliatoio. Nainggolan mancherà a tutti: è un ragazzo estroverso che non vedi l’ora di vedere quando vai ad allenarti. Florenzi mi piace per la sua duttilità, per me è un elemento importante della Roma. Io ora farei un tentativo per Suso vista la situazione del Milan ma non escluderei nemmeno Berardi: Di Francesco lo conosce bene, sa quello che gli può dare, anche se non so se possa venire a Roma e fare il titolare. Non farei i salti mortali per prenderlo. In questo momento, soprattutto davanti, i giallorossi hanno molti elementi. Bisogna vedere poi se verrà ceduto qualcun altro e penso di sì”.

Avv. Esposito: “Non mi meraviglia che il messaggio più bello lo abbia scritto Dzeko. Nainggolan faceva spogliatoio, è un ragazzo buono, secondo me lo ha dimostrato anche in campo. Non l’ho mai visto fare un intervento cattivo nonostante abbia fatto dell’agonismo uno suo punto di forza. È ovvio che gli ex compagni di squadra lo rimpiangano. Florenzi? Credo che resterà perché non mi sembra ci siano grandi offerte nei suoi confronti, almeno da quel che leggo, quindi si troverà l’accordo. Rimane un elemento prezioso dato che ricopre più ruoli. Berardi? Temo che Di Francesco, insistendo su questo giocatore, vada a complicare le cose, lui deve difatti rilanciare Schick. Personalmente dedicherei più spazio a lui”.

Daniele Garbo“Non succede spesso che un giocatore vada via e riceva tanti attestati di stima e affetto: il legame si è creato, Nainggolan era un leader, anche dello spogliatoio. La decisione della società è stata quella che conosciamo ma il belga ha lasciato un segno nella Roma e nei compagni di squadra. Era attaccato alla maglia giallorossa e i motivi che hanno spinto la Roma a cederlo probabilmente sono gli stessi di Martinez col Belgio. Florenzi è innamorato di questa città e della maglia e mi dispiace che venga contestato. Tra le sue valutazioni potrebbe rientrarci quella che lo vedrebbe andar via. Lo apprezzo anche io perché è uno dei giocatori più duttili della Roma. Berardi si può prendere a prezzo di saldi. Di Francesco sa gestirlo anche a livello caratteriale”.

Gaetano D’Agostino: “L’ambizione della società dell’Alessandria è alta: si vuole fare un mix puntando anche sui giovani senza fare spese folli. La Serie C deve essere un trampolino di lancio. Per forza di cose dobbiamo mantenere la nostra identità e io sto studiando varie soluzioni. Se mi vendono Nainggolan come reagisco come mister? Dipende se il calciatore mi ha dato tutto negli anni in cui ha giocato per la squadra in questione. Per me era giunto il momento di cambiare aria a centrocampo: il segnale definitivo è stato l’acquisto di Cristante. I motivi delle cessione non li conosco, a livello tecnico non mi sembra di fossero dinamiche per farlo andare via. Quando ho letto dell’arrivo di Cristante ho capito che sarebbe andato via il belga: sono due elementi con caratteristiche simili. Sono rimaste poche bandiere nel calcio moderno. Se Kluivert fa una stagione importante, e si conferma il grande talento che conosciamo, non penso che la Roma non lasci partire Ünder in futuro se arrivano offerte importanti”.

Roberto Scarnecchia: “Sono rammaricato anche io per la partenza di Nainggolan. Ci sono però dei meccanismi e degli equilibri che vanno rispettati, lo spogliatoio è una cosa, la società è un’altra. Per mantenere questi equilibri Monchi e Baldissoni hanno preso una decisione. La potenziale vendita di Dzeko era un’altra questione: personalmente mi parlò della sua indecisione, visto che non si sentiva accettato come prima, ma non è stato trovato l’accordo economico. È felice di essere rimasto. Monchi è stato chiaro affermando che si valutano le offerte solo nel momento in cui arrivano concretamente”.

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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