Terrorismo, 007: "Italia mai così esposta"

L’Italia non è mai stata così esposta al terrorismo, è il serio l’allarme lanciato dai servizi segreti italiani in seguito alla drammatica situazione libica, degenerata nelle ultime ore.
Un doppio versante estremamente pericoloso espone la sicurezza del nostro Paese e dei cittadini a concrete e reali minacce.
Su un primo versante preoccupano i flussi migratori. Infatti sono in costante aumento gli sbarchi di immigrati in fuga dalle violenze della polveriera Libia. “Le ultime stime parlano di 600 mila stranieri presenti in Libia, 200 mila già sistemati in cinque campi di raccolta e pronti a imbarcarsi”. Decine i barconi soccorsi, fanno scattare l’emergenza a Lampedusa, il Centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola ospita il doppio della capienza prevista. Il sovraffollamento genera preoccupazioni non soltanto per la capacità gestionale del centro ma anche tra i cittadini dell’isola.
Un secondo fronte registra le minacce jihadiste dei terroristi. Nel tragico video diffuso dall’Isis, in cui scorrono le feroci immagini della decapitazione di 21 egiziani copti, i terroristi con il viso coperto da passamontagna pronunciano la frase “di recente ci avete visti sulle colline della Siria, oggi siamo a sud di Roma…”. Una frase che indubbiamente suona come una sfida per l’Italia e l’intera Europa oggi più che mai minacciata.
Tuttavia il ‘salto di qualità’ dei terroristi si è registrato quando, in mare aperto, alcuni uomini armati di kalashnikov hanno minacciato una motovedetta della Guardia Costiera, pretendendo con la forza la restituzione di un barcone per il trasporto di clandestini nel Mediterraneo.
Intanto il governo egiziano, guidato da Al-Sisi ha bombardato la Libia, come ferma risposta all’uccisione dei 21 ostaggi egiziani: “confermiamo che la vendetta per il sangue degli egiziani è un diritto assoluto e sarà applicato”.
Francia ed Egitto chiedono una immediata riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Mentre, Abdullah al Thani, premier del governo libico riconosciuto dalla comunità internazionale, invoca una offensiva aerea rapida “altrimenti la minaccia dilagherà nei Paesi europei e specialmente in Italia”.