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Un Italiano a Malta, parte seconda!

Prosegue l’avventura Maltese. Con discreti risultati. Dopo un primo periodo di adattamento (durato pochissimo bisogna sottolineare), ormai la vita in questo Paese procede speditamente. Il lavoro nella scuola Elanguest occupa la maggior parte del tempo, ma uscire dall’ufficio alle 16 e tornare a casa camminando sul lungomare è talmente rilassante che fa dimenticare le 8 ore seduto ad occuparsi di marketing e comunicazione.
Vivendo a Milano sono abituato ad un tipo di vita frenetica: sempre di corsa, sempre ad aspettare ed “insultare” i mezzi pubblici pieni di persone o costantemente in ritardo, lamentarmi sempre di tutto. E’ tipico della mentalità italiana! Qua sto riscoprendo la voglia di rilassarmi, di prendermi i miei tempi, di non dover per forza “correre”: si vive in maniera più rilassata, il che non è per forza un male.
L’Isola è piccola, per cui spesso e volentieri durante il fine settimana riesco a fare diverse gite: si può andare nella capitale tramite Bus o Traghetto da dove vivo io, e poi prendere un altro autobus quando si ha in mente una destinazione precisa. Il mercato del pesce di Marsaxlokk, una visita a Mdina o un salto ad ammirare lo spettacolo offerto dai Dingli Cliffs, le scogliere più alte di Malta che, stando alle guide, le raggiungono l’elevazione più alta dell’isola, 220 metri, sono solo alcune delle attività che ho svolto in questi giorni.
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La vita notturna è simile alla nostra in Italia: numerosi pub e discoteche dove passare la serata in compagnia di amici e colleghi. Essendo piccoli sono spesso pieni di gente, e non fa differenza se si esce di Lunedì o Venerdì: qua tra turisti, scuole di Inglese e studenti ci sono feste ogni giorno della settimana. Insomma, la mattina al lavoro, il pomeriggio la cultura e la sera il divertimento: meglio di così…

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Written by Marco De Rinaldis

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