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Un Italiano a Malta: oggi Economia!

Continua la mia avventura a Malta e tra lavoro, sole e mare mi permetto oggi di parlare anche di economia. Come ben sappiamo tutti, i Paesi della periferia Europea sono quelli che più hanno risentito della crisi Mondiale, soprattutto quelli Mediterranei come Italia, Spagna, Portogallo e Grecia, che ancora faticano a trovare una ripresa economica convincente. Eppure, in questa categoria esiste una piccola/grande eccezione: Malta.

Su questa isoletta ad un’ora di volo dall’Italia il tasso di disoccupazione negli ultimi dieci anni è sceso ai livelli dei Paesi Centro-Europei, mentre negli altri Stati periferici come il nostroe la Spagna per esempio, ma soprattutto in Grecia, raggiungeva percentuali record.

Anche la crescita media dell’economia locale, tra tutte le disavventure delle economie mediterranee, è stata la migliore a livello europeo dall’inizio della crisi. La performance maltese non è passata inosservata, soprattutto agli occhi dei nostri connazionali che stanno accorrendo a saturare il mercato del lavoro dell’isola. Ad attrarre i nuovi residenti, non sono solo il lavoro e il clima mediterraneo, ma anche il sistema fiscale leggerissimo, definito da normative dell’Unione Europea, perciò del tutto legale, che ha trasformato l’arcipelago in un hub finanziario riconosciuto e rispettato.

Con la crisi economica infatti, Malta rappresenta l’unica via legale per gli investitori in cerca di un parcheggio sicuro e a basso costo per i loro capitali e non solo. Non è un caso infatti che oggi anche la più grande flotta Europea batta bandiera bianco-rossa: yacht, mercantili e container passano ogni giorno sotto la benevola cittadinanza Maltese.

Come già detto precedentemente il leggero regime fiscale ha attirato soprattutto le aziende di gaming online: attualmente circa il 33% di tutte le aziende europee del settore è situata nell’arcipelago garantendo lavoro professionale e ben retribuito. Gli altri principali settori in cui è possibile trovare lavoro sono: turismo, IT (Information Technology), produzione (semiconduttori, beni di consumo, elettronica, farmaceutica), marina mercantile, costruzioni navali e riparazioni.

Insieme al crescere dell’economia e delle nuove professioni che si stanno facendo largo, continuano ad esistere numerosi posti di lavoro stagionali legati al turismo: infatti con un minimo di esperienza ed un inglese anche basico si trova occupazione come cameriere, commesso o bartender mediamente nel giro di un mese. Questo genere di lavoro però è soggetto a una forte competizione e sapere l’italiano non differenzia abbastanza rispetto alla concorrenza, per questo i salari negli ultimi anni si sono abbassati.

Il costo della vita a Malta è ovviamente inferiore a quello italiano, ma di conseguenza anche gli stipendi. Solitamente, il primo passo degli immigrati europei nell’isola, è un corso di lingua inglese in una delle tante scuole che operano a Malta per prendere confidenza con la lingua e ampliare i propri contatti sull’isola.

In conclusione, Malta offre delle grandi possibilità lavorative a molti, ma non a tutti. Se il tuo settore di riferimento è uno di quelli che si sta rapidamente espandendo a Malta come gaming online, settore finanziario o real estate l’occasione potrebbe essere colta. Anche programmatori, web designer, sistemisti, esperti di sicurezza informatica, esperti di web marketing e di SEO e altri professionisti del web sono mediamente più pagati della media italiana. Se invece si cerca un impiego in un’area senza particolare specializzazione come cameriere o commesso si corre il rischio di venire inghiottito una spietata concorrenza ed è quindi consigliato solo se l’obiettivo è più che altro la padronanza della lingua straniera.

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Written by Marco De Rinaldis

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