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Pilota russo ucciso, la sfida di Erdogan!

Si chiama Alexander Akhmadulin, il pilota deceduto con l’accusa di aver sconfinato il territorio turco. Voleva combattere quel male chiamato ISIS ed invece a trovare la morte è stato inspiegabilmente proprio lui.
Alla luce dei fatti possiamo quindi affermare che la Turchia ha gettato la maschera… L’aereo militare russo, probabilmente per una distrazione del pilota e del suo navigatore, ha violato lo spazio aereo turco per solo 9 secondi, ossia per un tratto di strada inferiore al km e mezzo. Un abbattimento ingiustificato, avvenuto in territorio siriano, a ben 4 km la confine turco.
A quanto pare, il pilota alla guida del Jet Su24 sarebbe stato ucciso dai ribelli siriani mentre tentava di raggiungere con il suo paracadute una zona in mano al regime di Damasco. Lo spiega Jabir Ahmad, portavoce della Decima Brigata, alla Dpa. In precedenza il gruppo di ribelli moderati aveva rivendicato l’uccisione del pilota su Facebook e Twitter.
I due piloti hanno avuto il tempo di lanciarsi fuori dal jet con i paracaduti prima che il jet venisse colpito e incendiato. Intanto il premier Davutoglu, che ha reso noto per primo l’abbattimento, ha avuto subito interesse a richiedere una convocazione Nato. Una mossa non nuova: già all’inizio dell’operazione russa in Siria la Turchia aveva usato il Patto Atlantico per impedire ufficialmente a Mosca di non violare il proprio spazio aereo, ufficiosamente per frenare il sostegno a Damasco.
L’abbattimento infiamma le già accese tensioni tra Ankara e Mosca in merito all’intervento russo in Siria, al fianco del presidente Assad.
L’appello rimane quello di accantonare interessi e supremazia per essere tutti uniti contro il terrorismo e la violenza feroce che si abbatte sui civili, di tutte le religioni, senza distinzione…
Vincenzo Priolo

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Written by Vincenzo Priolo

Vincenzo Priolo è nato ad Agrigento il 5 dicembre del 1981. È laureato in scienze politiche e delle relazioni internazionali e ha frequentato nella sua carriera svariati corsi di specializzazione in materia di Sicurezza e Difesa. Ha maturato esperienze notevoli e di responsabilità in settori pubblici e di rappresentanza. Coordina il magazine Yepper fondato sulla base del giornalismo partecipativo. Ama viaggiare, cucinare ed intrecciare nuovi rapporti di collaborazione e amicizia con persone di altre culture e religioni.

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