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"Carpi e Frosinone in Serie A? Sarebbe un disastro". Caro Lotito, si vergogni….

La telefonata di Claudio Lotito a Pino Iodice, direttore generale dell’Ischia Isolaverde, sta scuotendo il mondo del calcio. Ed anche noi, innamorati follemente di  calcio, non possiamo rimanere indifferenti a tali affermazioni.
Per questo, ho deciso, da innamorato, di scrivere al re Lotito questa piccola lettera:
Caro Lotito, chi Le scrive è uno dei milioni innamorati del calcio. Un ragazzo che, come tanti, segue assiduamente ogni tipo di partita. Dalla terza categoria, alla Serie A. Dalla Nuova Zelanda all’Italia. Viviamo di calcio e ne siamo fieri. Basta poco per renderci felici. Ci basta vedere 22 ragazzi affrontarsi e dare l’anima per la propria squadra, rincorrendo una sfera tonda su un rettangolo verde. Bene, lei non è in grado di comprendere tutto ciò. Per lei il calcio è solo business, un’azienda da far fruttare, un’opportunità di guadagno senza l’ingrediente principale: l’amore per questo sport. Un amore puro, senza qualsiasi logica legata al denaro.
Le sue parole, caro Lotito, fanno male più di quanto possa credere. e, cosa ancor più grave, lei non si rende nemmeno conto della gravità di tali affermazioni. Carpi e Frosinone non devono andare in A? Allora, che senso può avere un campionato falsato per volontà dei forti poteri? Blocchiamo la Serie B e chiudiamo i giochi. Anzi, no. Perchè non si fa da parte Lei sig. Lotito? I nostri campionati di tutto hanno bisogno, fuorchè di gente come Lei. I nostri campionati hanno bisogno di belle e sane realtà come Carpi e Frosinone
Ho vissuto l’anno scorso sulla mia pelle un’esperienza fantastica. La mia Bari, senza un centesimo e senza alcuna logica, è stata ad un passo dal concretizzare una clamorosa promozione. C’entrano per caso logiche aziendaliste? Non credo. E cosa può saperne Lei di favole meravigliose come quella del Chievo Verona in Champions o della favola Eibar nella Liga spagnola. Una città di 28000 abitanti, catapultata nella massima serie e chiamata a competere contro il dio denaro, chiamato Real Madrid o Barcellona. Queste storie, caro Lotito, sono la linfa del calcio e senza di esse non so quanto possa interessare a noi, calciofili incalliti, seguirlo. Lei vorrebbe far fuori la faccia pulita di un calcio che, per fortuna, ci appartiene ancora. Lei e le persone che La seguono siete i principali responsabili di un calcio 2.0 che non piace più. 
Senza considerare il pessimo messaggio trasmesso alle future leve. Cosa dovremmo insegnare ai nostri futuri figli? La truffa, l’inganno? O il non sacrificarsi se si vuol raggiungere un obiettivo? Mi dica, se un bambino mi dovesse chiedere cosa possano significare le sue dichiarazioni, cosa dovrei rispondergli? Che è giusto così, che è giusto trovare scorciatoie, tanto la via maestra è il denaro?
Caro Lotito, credo che abbia perso l’ennesima occasione per tacere e Le auguro un celere allontanamento dal mondo del calcio, il NOSTRO CALCIO
Con poca stima, 
uno che crede alle favole.
 
 

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Written by Alberto Stasi

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