Il portiere giallorosso Wojciech Szczesny, originario della Polonia, è giunto in prestito dall’Arsenal durante il mese di luglio del 2015. Da allora, di strada ne ha fatta parecchia, soprattutto per conquistare un posto speciale nel cuore dei tifosi dell’AS Roma, che fin da subito hanno difatti dimostrato un grande apprezzamento nei confronti della bravura tra i pali di Szczesny e del suo carisma, palesato sia dentro che fuori dal campo.
Quest’oggi il numero 1 della Roma, ha preso parte ad una diretta su Facebook sulla pagina ufficiale del club, la #AskSzczesny durante la quale si è dilettato a rispondere alle domande formulategli proprio dai supporters giallorossi. Il primo quesito, piuttosto semplice, è stato relativo al motivo che lo ha spinto a intraprendere la carriera di giocatore. Szczesny ha replicato: “È stata una cosa naturale, essendo mio padre un portiere. Iniziai a giocare a 8 anni. Durante un allenamento di mio fratello maggiore, mancava un uomo, quindi mi proposi anche per passare il tempo. Poi iniziai ad allenarmi coi miei coetanei diventando portiere, non ero molto bravo davanti”.
Proseguendo, Szczesny ha confermato in realtà di preferire la possibilità di giocare in avanti, in genere condivisa da tutti i portieri. Ad ogni modo a quei tempi non gli ci volle molto prima di capire che sarebbe stato più adatto a restare tra i pali, piuttosto di divenire un giocatore di movimento. Inoltre un fattore che a suo parere l’ha ovviamente aiutato nella scelta, è stata la sua notevole altezza. Sebbene non avrebbe voluto fare il portiere già da piccolo, era chiaro a suo padre, al suo allenatore e a tutti agli altri che quello sarebbe invece stato proprio il suo destino.
In seguito Szczesny ha parlato anche del suo passato da ballerino, risultato quantomeno utile durante le danze del suo matrimonio con Marina Luczenko, celebrato il 21 marzo dello scorso anno in Italia. In generale insieme al fratello ha sempre praticato molti sport, tra i quali il tennis, la ginnastica, l’atletica (con lancio del giavellotto) e appunto il ballo da sala. Secondo il portiere, la ginnastica è la disciplina fondamentale per sviluppare elasticità e coordinazione, specie per un “palo di legno” come lui. Nel tennis invece, uno dei suoi sport preferiti, non è mai stato molto bravo.
Passando ad “argomenti di spogliatoio”, a Szczesny è stata posta la domanda di rito “chi è il più pazzo tra Manolas e Nainggolan?”, e la replica è stata diretta e concisa: “Nainggolan. Non c’è molto altro da dire al riguardo, no? Manolas è più rumoroso, ma sul più pazzo non c’è gara!” Riguardo al suo rapporto con El Shaarawy, ha confermato di essere lui il più forte dei due a FIFA. In merito alla persona poi, ritiene che Stephan sia un bravo ragazzo, un gran lavoratore e un ottimo giocatore, tanto che da indurlo a pensare che avrebbe fatto strada già quando lo incontrò a San Siro ai tempi del Milan.
E’ poi arrivato il turno di Mohammed Salah: “Penso che tutti abbiano un ottimo rapporto con Mo perché è un ragazzo divertente, positivo e che ha sempre il sorriso. Inoltre è un giocatore fantastico. Passo molto tempo con lui e mi piace, ad esempio ci sediamo vicini durante i pasti e quando siamo negli hotel, parliamo e giochiamo anche a Yahtzee. Anche in questo caso, il più forte tra i due sono io. Lui potrà confermare, anche perché sono stato io ad insegnarli una cosa tanto britannica”.
Nel resto del “botta e risposta”, Szczesny ha replicato alle domande più disparate: da quelli sui gusti musicali ai quelle sui tatuaggi, da quelli sui rigori di Perotti a quelle sul suo (ottimo) rapporto con il “rivale” Alisson fino ad arrivare a quelle relative alla chat di gruppo della squadra su WhatsApp e alle immancabili inerenti al miglior ricordo calcistico della sua carriera. Non è ovviamente mancato un quesito riguardante Francesco Totti, ritenuto dal portiere giallorosso un giocatore incredibile.
Di lui Szczesny ha detto: “Non avrei mai creduto di poter condividere lo spogliatoio con un giocatore di questo calibro, come non pensavo di poter giocare contro Buffon. […] Dividere lo spogliatoio con Francesco è una cosa fantastica anche se poi ti ci abitui. Il primo giorno pensai “Wow Totti!”, poi diventa tutto quotidianità. Rimane sempre positivo poter imparare da giocatori con una simile esperienza. Se non si avesse presente la faccia di Totti, non lo si riconoscerebbe nello spogliatoio. E’ una persona come le altre, un ragazzo divertente che parla con tutti. Non è arrogante, anzi è molto umile e alla mano”.
Per conoscere il resto delle risposte di Szczesny e rivedere il video della diretta, basta cliccare qui collegandosi al portare ufficiale dell’AS Roma!
Foto ASRoma.com
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