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Presidente, mister, giocatori: esigiamo spiegazioni

Prima il silenzio “rumoroso” di Nicola, poi l’inguardabile verdetto del campo. Una squadra slegata, fragile e senza carattere. La solita trama: partenza convincente, gol subito e l’incapacità di mordere l’avversario (al netto di una superiorità numerica). Perchè? Perchè volete insultare una piazza che vi sostiene, vi perdona e vi ha coccolato sempre?. L’ingranaggio si è rotto e anche i muri se ne sono accorti. Squadra, tecnico e soprattutto presidente, esigiamo spiegazioni. Non importa come, quando o perchè, ma qualcuno parli e spieghi.
NICOLA. L’abbandono anticipato della conferenza stampa poteva, anzi doveva avere un significato. Peccato sia stato deturpato dalla solita, inconsistente, prestazione e dalle solite e non veritiere dichiarazioni post-gara. Definirsi soddisfatti per un pareggio, quando, come unico risultato a disposizione hai solo la vittoria (e lo sapeva bene mister Nicola), è quanto di più raccapricciante potessero sentire le mie orecchie. Il solito motivetto che potrebbe giustificare esclusivamente l’obiettivo salvezza. Incapacità di mettere in fila tre passaggi consecutivi, disonestà intellettuale nell’analizzare una partita e giocatori impauriti (o svogliati). Quegli stessi giocatori adattati in ruoli non propri. Capita così che, alla 37a giornata, scenda in campo l’ennesima formazione diversa. Schiattarella adattato ovunque pur di farlo giocare, Sabelli a sinistra, Romizi mezz’ala e Ebagua, fiore all’occhiello del mercato di riparazione, puntualmente lasciato in panchina.  Filippini sparito dai radar, così come Boateng al quale vengono preferiti De Luca e Galano, incapaci di incidere in un match da inizio stagione. Perchè? Perchè tutto questo? Esigiamo risposte.
I GIOCATORI. L’anno scorso eroi, quest’anno si sentono già arrivati. Sono loro che remano contro non sappiamo chi, pur di vendicarsi per il mancato trasferimento nella scorsa estate, così come a gennaio?. Vedere un Galano o un Sabelli corricchiare in campo (ma è un atteggiamento generale della squadra) fa male, sempre. In sintesi, chi doveva farti fare il salto di qualità, preferisce giocare in punta di piedi, quasi impaurito da un possibile infortunio in ottica prossima stagione. Comprendo le ambizioni di ognuno, ci mancherebbe, ma la maglia che si indossa va sudata e onorata, fino alla fine. E voi la state oltraggiando a suon di prestazioni inguardabili. Esigiamo risposte.
LA PRESIDENZA. il misterioso organigramma societario, i continui e inutili proclami, i misteriosi abbandoni di inizio stagione, il (probabile) mutuo bancario per poter pagare gli ultimi stipendi, la solidità societaria, che poi solida non è. Troppe nubi su questo Bari, caro presidente. L’ultima presidenza ci ha insegnato qualcosa o no?. Prima Mangia, poi Nicola, Zamfir, Antonelli che va via (salvo ripensamenti) poi Infront che c’è o non c’è. Tanti, troppi interrogativi. Possibile non si riesca ad incidere sul gruppo in qualche maniera? I risultati non arrivano, il gioco, forse, mai è arrivato. Qual è la posizione societaria in merito? Esigiamo risposte.
Non è il momento delle sentenze, vero. D’altronde, il campionato deve ancora dare i suoi verdetti. E se il Catania, a pari punti, ci crede, perchè non dovremmo crederci ancora?. Abbiamo cinque giornate a disposizione. Perchè non provarci?. Quindi, portiamo a termine la stagione senza fare scherzi. Poi, sareste pregati di dare risposte. Anzi, esigiamo risposte.

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Written by Alberto Stasi

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