in

Sicilia, presunti terroristi dell´Isis fermati

Tre egiziani sospetti terroristi appartenenti al temuto Isis che tanto terrore sta seminando in Siria e non solo sono stati fermati nell´ambito di uno degli ultimi sbarchi a Pozzallo. La notizia è emersa in queste ore. Le posizioni dei tre egiziani sono al vaglio della Dda di Catania e nulla trapela al momento da fitto riserbo: resta il sospetto fondato che il terzetto possa fare parte dell´Isis, Islamic State of Iraq and Syria, ovvero il califfato di Abu Bakr Al Baghdadi che, a colpi di decapitazioni e proclami sanguinari, si è guadagnato il primo posto tra i nemici dell’Occidente. Ora si indaga nella Sicilia Sud orientale. La Dda indaga su alcune anomalie emerse nel corso di controlli effettuati tra migranti sbarcati a Pozzallo. Negli uffici della procura di Catania, però, le bocche rimangono sigillate: il procuratore Giovanni Salvi non conferma l’esistenza di un’indagine, ma neanche la smentisce, anche perchè l’allarme sul possibile contagio dell’epidemia terroristica nel Paese, a partire dagli sbarchi siciliani, è già rimbalzato al Viminale.
Il pericolo dell’annidamento di cellule dell’Isis in Sicilia è ormai cosa ampiamente appurata. Le indagini sul possibile sbarco di terroristi dell’Isis sono partite una decina di giorni fa, quando a Pozzallo è sbarcato un natante con un centinaio di immigrati. Tra questi, tre egiziani che, ai controlli, sono risultati essere in possesso di smartphone con la foto, registrata in memoria, di un kalashnikov. Che ci fanno tre migranti ufficialmente in fuga dal loro Paese con la stessa identica foto della mitraglietta sovietica sui cellulari? Secondo gli 007 dell’Antiterrorismo si tratterebbe di un »segnale» di riconoscimento per »basisti» appartenenti a cellule terroristiche islamiche. Una sorta di parola d’ordine per riconoscersi una volta sbarcati in terra straniera. Da allora investigatori e analisti del Viminale tengono sotto controllo le coste siciliane ritenute un canale di ingresso privilegiato per spostamenti di jihadisti inviati in Occidente.
Alla Dda di Catania il delicato compito di valutare l’opportunità di avviare un’inchiesta formale su presunte infiltrazioni terroristiche in Sicilia, nella fattispecie a Pozzallo, che incrocerebbero gli allarmi dell’intelligence. Di certo il comitato di analisi strategica Antiterrorismo, composto anche da membri dei servizi segreti, è in allerta da alcune settimane e ha avviato un monitoraggio costante delle fasce costiere, in particolare tra Pozzallo, Augusta e Siracusa.
Appena un anno fa, nell’aprile del 2013, i carabinieri del Ros scoprirono un campo di addestramento di matrice jihadistica, armi da fuoco ed esplosivi custoditi alle pendici dell’Etna. I militari accertarono che all’ombra del vulcano venivano addestrati i componenti di una cellula terroristica islamica: sparavano e simulavano azioni terroristiche da mettere a segno nel nostro Paese. Insomma, non si deve di certo creare facile allarmismo ma neppure si deve prendere sottogamba un dato di fatto: dal Medio Oriente l’ombra di terrore dell’Isis si allunga fino alla Sicilia.
Non mancano le critiche ad Alfano e alla sua gestione (per quel che compete al titolare del Viminale) della bomba immigrazione. Tutta l’opposizione afferma – «Mare nostrum è stata un’operazione fallimentare e demenziale – In Italia sono stati trasportati più di 100mila clandestini e non certo i perseguitati. Una follia che prosegue da troppo tempo e che sta solo favorendo l’insorgenza di nuove cellule terroristiche, oltre a portare con sè il forte rischio di epidemie.

What do you think?

Written by Vincenzo Priolo

Vincenzo Priolo è nato ad Agrigento il 5 dicembre del 1981. È laureato in scienze politiche e delle relazioni internazionali e ha frequentato nella sua carriera svariati corsi di specializzazione in materia di Sicurezza e Difesa. Ha maturato esperienze notevoli e di responsabilità in settori pubblici e di rappresentanza. Coordina il magazine Yepper fondato sulla base del giornalismo partecipativo. Ama viaggiare, cucinare ed intrecciare nuovi rapporti di collaborazione e amicizia con persone di altre culture e religioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Nativi digitali

[VIDEO]- BALOTELLI SCAMBIA LA MAGLIA CON PEPE. RODGERS NON GRADISCE E LO SOSTITUISCE