Il cuore biancorosso torna a pulsare forte nel primo caldo pomeriggio di primavera. La prestazione che tutti aspettavamo è finalmente arrivata. Più forti dell’inferiorità numerica, più forti di una pessima direzione di gara. Battiamo, meritatamente, la Pro Vercelli grazie al primo centro stagionale del nostro figliol prodigo Nicola Bellomo. Squadra quadrata, approccio grintoso e la voglia di emergere dalle difficoltà. Portiamo a casa tre punti pesantissimi in chiave playoff, approfittando per la prima volta in stagione delle sconfitte delle dirette concorrenti.
Pomeriggio di fuoco al San Nicola, alimentato da orrori di valutazione del sig. Gavillucci, grave colpevole in più circostanze. Prima, non assegnando un calcio di rigore netto su tiro di Bellomo e respinto dal braccio di un avversario, poi punendo con il (secondo) giallo di Ebagua per un gioco pericoloso (?). Ma i biancorossi erano affamati e lo si era intuito sin dal fischio d’inizio. Quella stessa fame, mancata, che ci ha condannato più volte in passato.
Capita così che basti un piazzato di Bellomo per portare a casa tre punti d’importanza capitale. Visto il finale, poco, fin troppo, per chi durante i 90′ ha seminato tanto e rischiava di veder vanificato ogni sforzo con l’unica sortita offensiva ospite. Ma tant’è, va bene così, con la consapevolezza di chi debba ancora pedalare (e tanto) per poter scalare la classifica.
Questo Bari può far paura a chiunque, solo se abbia indosso il vestito dell’umiltà e della grinta. Perchè in un campionato, dagli scarsi valori tecnici, come la Serie B, bastano cuore e attributi.

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