DAY 3: BARI-AVELLINO, STORIA DI UNA RIVALITA' INDIRETTA ED IL PROBLEMA SICUREZZA…

Passata la sbornia post Catania, i nostri ragazzi domenica saranno impegnati nel delicato posticipo contro la capolista Avellino. Alle ore 18 i galletti affronteranno i lupi di mister Rastelli.
Ed è già la seconda volta in stagione. Ad agosto infatti, nel 3° turno di Coppa Italia, gli irpini si imposero al “San Nicola” allo scadere al termine di un match rocambolesco e non solo per quanto accadde in campo…

Sugli spalti andò in scena uno spettacolo deprecabile e che lasciò basiti un pò tutti i presenti in quella calda notte d’estate. Prima i petardi lanciati dai supporters campani nel settore occupato dai nostri tifosi in curva sud, poi la “ruvida” risposta del pubblico di casa. Lì, dove erano assiepati bambini con genitori, lì dove chiunque non avrebbe mai pensato a cosa potesse succedere.
LA STORIA. Le tifoserie di Bari e Avellino non si sono mai volute bene causa di una rivalità che resta, tuttavia, indiretta. Dagli anni ’80 infatti permane lo storico gemellaggio tra Bari e Salerno, consolidatosi con il passare degli anni. I pugliesi vinsero in Campania ed uscirono tra gli applausi dell’ “Arechi”. Da lì ne è nato un forte legame tra le due più calde tifoserie del sud, ancora oggi ben saldo. Salerno che annovera tra i suoi acerrimi nemici proprio Avellino. Ed è proprio per questo motivo che tra Bari e irpini non scorre buon sangue. Un gemellaggio con i salernitani mal digerito dai supporter biancoverdi.
ATTUALITA’. Domenica Bari ed Avellino torneranno ad affrontarsi al “San Nicola” e, visti i precedenti “infuocati”, il rischio disordini è veramente concreto. Lo scorso anno, per evitare il contatto tra le tifoserie, agli irpini venne destinata l’intera curva sud e tutto filò liscio. Sul campo vinsero i galletti con la rete di Joao Silva, sugli spalti sfottò e tanto calore. Insomma un bello spot per il calcio italiano. In Coppa Italia poi i problemi di cui sopra, e domenica?… Beh per domenica nessuna misura restrittiva promossa dall’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, perchè il CASMS “non rileva particolari problematiche”
Ecco di seguito la circolare dell’Osservatorio Nazionale:
Per l’incontro di calcio “Bari – Avellino”, connotato da profili di rischio, ma per il quale non appare necessario il rinvio alle valutazioni del CASMS, dovranno essere adottate, in sede di G.O.S. le seguenti misure organizzative:
– Implementazione del servizio di stewarding;
– Implementazione dei servizi di controllo, nelle attività di prefiltraggio e filtraggio, con particolare riferimento alla corrispondenza delle generalità indicate sul biglietto e quelle dell’utilizzatore;
– Vendita dei tagliandi per il settore ospiti sino alle ore 19.00 del giorno antecedente la gara;
– Scambio di informazioni e stretto raccordo tra i Supporter Liaison Officer delle due società interessate.
Sia chiaro. Non stiamo parlando di Serbia-Albania e di questioni che con il calcio hanno poco a che fare. Ma il rischio, permane ed è concreto. Come possono intere famiglie con bambini al seguito, recarsi allo stadio, quando vi sono problematiche di ordine pubblico? Come possono le istituzioni liquidare l’intera vicenda con una semplice “implementazione del servizio di stewarding”?.
Qualora vi rechiate al “San Nicola”, verificherete con i vostri stessi occhi che gli “steward” sono ragazzi poco più che maggiorenni, spesso impauriti e mal istruiti, che dovrebbero far fronte “in qualche modo” all’ira di facinorosi che poco hanno a che fare con il calcio. Quindi il loro aumento non serve molto alla risoluzione del problema e non deve in alcun modo sostituire il lavoro svolto dalle forze dell’ordine.
Tessera del tifoso, misure restrittive lacunose e prefiltraggi (approsimativi) risultano, proprio per questi motivi, nulli dinanzi all’indifferenza irritante delle istituzioni e toccherà appellarsi, per l’ennesima volta al buon senso ed alla civiltà  dei tanti tifosi  che popoleranno le tribune del “San Nicola”, nella speranza che resti una DOMENICA DI SPORT.